
Il ministro dell'Economia Giovanni Tria, presente al Festival di Trento, afferma di sentirsi tranquillo in merito l'interlocuzione in corso con Bruxelles, aggiungendo che anche la Lega è d'accordo nel rispettare le regole europee.
La Commissione UE è in attesa infatti di una risposta in merito al mancato risanamento del debito da parte dell'Italia. Tria afferma che verrà inviata una risposta entro oggi in cui verranno delineati dei "fattori rilevanti" che differiscono da quelli di Bruxelles, certo che le spiegazioni potranno sventare correzioni in corso d'anno.
Ha inoltre spiegato, come nel corso dell'incontro con il vicepremier Matteo Salvini, si siano affrontati problemi di economia e strategie per rilancio della crescita anche alla luce delle "ultime proiezioni".
«Abbiamo discusso dell'atteggiamento da tenere nei confronti dell'Europa, della necessità di sbloccare i cantieri e le grandi opere, in generale del rilancio economico del Paese», ha fatto sapere Salvini subito dopo l'incontro. E in merito la risposta a Bruxelles ha aggiunto che si risponderà «educatamente e con numeri positivi che metteranno il Paese al riparo da ulteriori lettere o infrazioni».
Il leader della Lega afferma inoltre che «lo Stato sta incassando più del previsto e sta spendendo di meno. Noi siamo convinti che i cosiddetti mercati e i signori dello spread abbiano solo da guadagnare dai progetti di riduzione delle tasse che il governo vuole portare avanti e da un'Italia che cresce non dello zero virgola».
Nella lettera che invierà a Bruxelles Tria scriverà inoltre come il motivo principale che non ha consentito all'Italia di centrare il suo obiettivo, sia stato il rallentamento che ha colpito tutta l'Europa, a cui si aggiunge anche una diversa considerazione dell'output gap, ovvero la distanza tra la crescita potenziale e quella reale.
Ma «per il 2019 siamo abbastanza tranquilli di raggiungere gli obiettivi concordati», conclude Salvini.