
La casa editrice esclusa dalla manifestazione è vicina a Casa Pound ed è al centro delle polemiche attuali circa le prese di posizione filo-fasciste del suo fondatore, Francesco Polacchi. La decisione è stata presa dalla Regione Piemonte e dal sindaco del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, che ha affermato che la sua è solo «una scelta a protezione e tutela del Salone, della nostra città e del nostro Paese e non è stata una rivalsa nei confronti di Salvini».
La risposta dell'editore Polacchi non si è fatta attendere ed è giunta per sottolineare che si tratta di «un attacco a Matteo Salvini e a me, siamo stati censurati. Ci muoveremo legalmente contro il Salone del Libro (e decideremo con gli avvocati se muoverci anche contro Regione e Comune) per questa decisione. Comunque sabato mattina presenteremo a Torino il libro di Altaforte sul ministro dell’Interno».