Sigilli tolti ad un contatore di luce dall'elemosiniere del Papa. Parolin: «Bisogna capire il senso di questo gesto»


Il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, è intervenuto in seguito al gesto dell'elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajweski, che ha volontariamente tolto i sigilli al contatore della luce di un palazzo occupato di Roma.

Nella palazzina, ex sede dell'Inpdap sita in via Santa Croce in Gerusalemme, vivono abusivamente circa 450 persone, che hanno accumulato un debito di 300 mila euro e che ora sono costretti a restare senza luce, dopo il distacco da parte dei tecnici della Società di energia elettrica.

«Ho visto che ci sono state tante interpretazioni e tante polemiche» ha dichiarato il segretario Parolin «Personalmente credo che lo sforzo dovrebbe essere quello di capire il senso di questo gesto, che è attirare l'attenzione di tutti su un problema reale, che coinvolge persone, bambini, anziani».