Bilancio. Di Maio: «Di manovre restrittive non se ne deve parlare»


«Per me di manovre restrittive non se ne deve neanche parlare».

Lo ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio in onda su "Rtl", dove ha chiarito che: «In questo momento lavoriamo alla nuova legge di bilancio e mettiamoci dentro le cose che servono agli italiani e mi aspetto che sul salario minimo, visto che c'e' già un'apertura, già oggi si cominci a lavorare molto meglio».

Riguardo al tema dei minibot ha aggiunto che: «L'obiettivo è ripagare le aziende che hanno crediti con la pubblica amministrazione poi che si chiamino mini-Bot o mini Luigi o mini Pierluigi non cambia niente. L'importante è che si paghino i soldi che devono avere le aziende dallo stato e che non stanno avendo».

A tal proposito Di Maio ha fatto riferimento al caso Whirlpool, l'azienda che secondo lui «non ha tenuto fede ai patti e si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli» spingendolo a decidere di firmare una direttiva ministeriale che revoca tutti gli incentivi.

E ha concluso: «Se vieni in Italia e prendi i soldi dello stato non e' che poi te ne vai e chiudi gli stabilimenti tenendo un atteggiamento contrario ai patti».