
Luigi Di Maio, ai microfoni di Radio 24, parla del suo ultimo incontro con Salvini: «Ci siamo detti chiaramente che se si va avanti, si va avanti sugli obiettivi che ci siamo dati, per combattere e non per vivacchiare o tirare a campare».
Il vicepremier ha poi aggiunto che: «Il premier Giuseppe Conte sapeva che ci saremmo visti ma era all'estero con le imprese e non poteva partecipare. Era indispensabile incontrarci per fare ripartire tutto, le tante promesse dal salario minimo all'abbassamento delle tasse, dobbiamo metterci al lavoro prima possibile».
Di Maio ha poi raccontato che nell'incontro con Salvini «non c'è stata alcuna discussione su ruoli e rimpasti", ma come occorra assolutamente nominare il ministro delle politiche Ue. «Credo che nelle prossime settimane individueremo sia il ministro sia i sottosegretari da rimpiazzare».
E in merito al processo in attesa di sentenza al viceministro dell'Economia ha detto: «Prima di tutto auguro a Garavaglia di essere innocente. Se non dovesse essere così auspico quello che è successo con Rixi, cioè un passo indietro del diretto interessato».
Poi, riferendosi al sindaco leghista di Legnano, il leader del M5s ha detto: «un caso come questo non sarebbe mai avvenuto nel Movimento 5 Stelle. Ne abbiamo avuto uno in 10 anni, lo abbiamo espulso e deve stare lontano da noi per chilometri».
«Se vogliamo favorire la crescita economica dobbiamo favorire la crescita demografica, un bambino che nasce in Francia ha il triplo degli aiuti. Non credo che la differenza sulla finanza pubblica la faccia quel miliardo di euro risparmiato dal reddito di cittadinanza perché un quarto dei richiedenti non aveva i requisiti», ha concluso Di Maio.