Governo. Feltri: «È un dato di fatto che il governo sia in punto di morte»


«È un dato di fatto che il governo sia in punto di morte».

Inizia così il lungo intervento di Vittorio Feltri su "Libero", nel quale il direttore spiega che: «Lega e 5 Stelle sono in conflitto perenne, non vanno più d' accordo su nulla, nemmeno sul cosiddetto contratto sottoscritto a suo tempo da entrambe le forze politiche» sottolineando che: «Non è una mia opinione bensì la realtà».

Feltri continua, affermando che: «La democrazia è imperfetta, ma non disponendo di un sistema più efficace non possiamo trascurare di rispettarne le regole. Se qualcuno ha una idea più valida la manifesti. Nessuno per ora si è fatto avanti. Pertanto l' unica soluzione a portata di mano è questa: consultare i cittadini per conoscere il loro orientamento. Il resto è fumo».

Secondo il direttore di "Libero": «I partiti non hanno la capacità né il coraggio di uscire dal guado: non dichiarano la crisi e al tempo stesso non governano. Vivacchiano. Sono fortemente impegnati a tergiversare nell' attesa velleitaria di ricomporre una frattura evidentemente insanabile».

«Allora, i grillini sono terrorizzati alla ipotesi di contare i suffragi, già fortemente diminuiti alle europee. Rischiano di perderne altri e di ridursi ad una formazione ininfluente. Onorevoli e senatori pentastellati dimezzerebbero la presenza in entrambe le Camere» spiega Feltri e continua: «Anche quelli di Forza Italia tentano in ogni modo di tenersi alla larga dai seggi, il cui responso negativo potrebbe essere drammatico».

Prosegue poi con il Pd, riguardo al quale dice che: «Se non è zuppa è pan bagnato» e che: «Zingaretti non ce l' ha fatta a ricompattare i compagni, ciascuno dei quali se ne va per i fatti propri».
Conclude poi con Salvini e afferma che secondo lui: «Egli cresce come la panna montata. E sfrutta l'attimo per continuare la scalata. Preferisce approfittare del momento favorevole alla vigilia delle regionali emiliane. Se si mangia pure la terra più rossa della Penisola ha fatto bingo. Anche a Matteo quindi conviene attendere. E il cadavere del governo comincerà a divenire maleodorante».

Parlando più in generale, Vittorio Feltri conclude il suo intervento dicendo che: «Gli italiani intanto vadano a farsi benedire».