Trovato accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle sul decreto Sblocca cantieri


Dal governo fanno sapere che l'intesa tra M5S e Lega, in merito al decreto Sblocca cantieri, è stata finalmente raggiunta. 

"Siamo soddisfatti", dichiarano i capigruppo al Senato, Massimiliano Romeo per la Lega e Stefano Patuanelli per il Movimento.

La notizia dell'accordo, arriva proprio dopo la telefonata "lunga e colloquiale", intercorsa oggi pomeriggio tra i due vicepremier.

All'interno di una nota firmata dai due capigruppo si precisa: "Dopo esserci confrontati anche con i relatori, proporremo al Senato, tra le altre cose, quanto già concordato in sede di commissione, vale a dire un emendamento che prevede la sospensione di alcuni punti rilevanti del Codice degli appalti per due anni, in attesa di una nuova definizione delle regole per liberare da inutile burocrazia le imprese".

Il documento continua: "Al contempo, sarà garantito il rispetto delle norme e del lavoro già fatto nelle commissioni parlamentari sull'argomento. In particolare saranno anche garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese. Abbiamo svolto un normale lavoro parlamentare che porteremo come maggioranza in commissione e poi in Aula al Senato".

Il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, a margine di un incontro elettorale a Ferrara, si espresso così ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sul caso: «Tra gente di buonsenso l'accordo si trova."Voi non mi credete mai quando vi dico che sono ottimista e che i problemi si risolvono. Ci stavano lavorando da ieri notte. Poi tra persone di buonsenso l'accordo si trova».

Nel Pd però, qualcuno esprime dubbi sull'accordo, così come è possibile leggere in una dichiarazione congiunta tra Dario Stefano, vicepresidente dei senatori dem, e Alan Ferrari, segretario d'Aula del Pd a Palazzo Madama: "Mentre le agenzie, i siti, le tv, propagandano l'intesa raggiunta sullo sblocca cantieri, in commissione Bilancio il viceministro Garavaglia si rifiuta di dare conto della soluzione trovata all'impasse e non c'è traccia di un testo sul quale la commissione si possa esprimere. A venti ore dalla farsa dall'apertura della crisi annunciata dal presidente Conte in conferenza stampa lavoratori. imprese e amministrazioni pubbliche vengono lasciati ancora a bagnomaria nell'incertezza. Siamo di fronte a dei cialtroni".