
Il premier Giuseppe Conte ha inviato una missiva agli altri 27 Paesi membri Ue, al presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker e al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk.
Lo ha fatto al termine del Consiglio dei Ministro, con l'intento di chiarire alcuni contenuti politici, che nel piano del governo, servono a cercare di evitare la procedura d’infrazione per debito eccessivo.
Nel testo, Conte ha scritto che: «Non intendiamo sottrarci ai vincoli, né intendiamo reclamare deroghe o concessioni rispetto a prescrizioni che, finché non saranno modificate secondo le ordinarie procedure previste dai Trattati, sono in vigore ed è giusto che siano tenute in conto dai governi di tutti gli Stati membri».
E ha sottolineato che: «L’Italia in quanto Paese fondatore della casa comune avverte la piena responsabilità di coltivare un dialogo aperto e costruttivo con la commissione Ue»
Conte ha scritto inoltre che:«Ritengo nostro dovere aprire adesso, senza ulteriore indugio una fase costituente per ridisegnare le regole di governo delle nostre società e delle nostre economie riconsiderando modelli di sviluppo e crescita che si sono rivelati inadeguati di fronte alle sfide poste da società impoverite, attraversate da sfiducia, rancore e delusione».