
«Gli stati europei dimostrano il loro coraggio voltandosi dall'altra parte».
Recita così il tweet inviato dalla ong catalana "Open Arms", con il quale richiede nuovamente di ottenere un «porto sicuro subito» per la nave bloccata in mare ad una trentina di miglia da Lampedusa, con a bordo 121 migranti.
Come si legge nel post social della ong, questo è il «settimo giorno senza un porto» per la nove a bordo della quale ci sono «uomini, donne e bambini fragili, traumatizzati da violenze e abusi».
La "Open Arms" si chiede in conclusione se «è rimasto ancora qualcuno a difendere i diritti e la vita?» e lancia il suo appello al governo italiano.