
«Ottavo giorno in mare. Il sentimento che prevale è la vergogna. Vergogna per un'Europa che lascia 121 persone in mezzo al mare per otto giorni mentre un gruppo di volontari coraggiosi fa di tutto per rendere la vita a bordo tollerabile. La vera Europa sono loro, siamo noi».
È quanto scrive sui social ProActiva Open Arms che ha convocato per domani alle 11, presso l'aeroporto di Lampedusa una conferenza stampa a cui parteciperanno Oscar Camps, fondatore della ong spagnola; Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia; Richard Gere, attore e attivista per i diritti umani e Chef Rubio, ovvero Gabriele Rubini.
La Open Arms, si trova ancora in mezzo al mare dopo non aver ricevuto risposte positive né dai paesi costieri più vicini (Italia e Malta), né dagli altri stati membri dell’Unione Europea.
«Riteniamo inaccettabile che la vita di uomini, donne e bambini - sottolinea la Ong spagnola - continui ad essere ignorata e che i diritti sanciti dalle Convezioni Internazionali continuino ad essere sistematicamente violati. Parleremo di questo insieme a un amico e attivista per i diritti umani, che da anni si batte per dare voce ai più vulnerabili in ogni angolo della terra, Richard Gere, che ci ha raggiunti a Lampedusa per dare il suo sostegno al nostro equipaggio e a tutte le persone a bordo».
Nel frattempo il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ribadisce che «al governo spagnolo abbiamo invece scritto di farsi carico dei 120 immigrati a bordo della Open Arms, ong spagnola». Poi, riferendosi alla motonave Ocean Viking, aggiunge: «Ong francese, su nave con bandiera norvegese, carica 80 immigrati in acque libiche. Sono pronto a firmare il divieto di ingresso nelle acque italiane».