
«Nessun problema ad andare al voto. Anzi, dopo quel che è successo ci corriamo alle urne».
Lo fa sapere il vicepremier Luigi Di Maio, che in un suo post su Facebook, rende noto come «ogni parlamentare di media prende tra i 12 e i 15 mila euro al mese. Praticamente lo stipendio che una persona normale guadagna in un anno» e sottolinea che, però, «i comuni mortali devono pagarci sopra pure le tasse, mentre i parlamentari nemmeno quelle. Ci rendiamo conto?».
Nel suo intervento social, il leader del Movimento 5 Stelle dichiara che «la prossima volta che devo andare a votare, voglio andare a votare un Parlamento con 345 poltrone in meno. Con 345 maxi-stipendi in meno, con 345 politicanti in meno che ingolfano il Paese», perché, secondo lui, tutti «sono un esercito di privilegiati (a cui noi infatti stavamo anche per tagliare gli stipendi) come non ce l’ha nessuno in Europa».
Ed è per questo motivo, continua a scrivere Di Maio che «per fare una riforma in Italia, a volte, si impiegano anche anni» ed ecco perché, per lui, è meglio tagliare «345 poltrone e risparmiamo mezzo miliardo di euro. Sono 300 mila euro al giorno in meno. E mettiamo tutto su strade, ospedali, sulla ristrutturazione di immobili abbandonati per dare case a chi ne ha bisogno».
Conclude poi il ministro del Lavoro, affermando che «Salvini, non è così difficile!» e che «decideranno gli italiani con il loro voto».