Conte bis. Zingaretti: "Chiudiamo la stagione dell’odio e apriamo la stagione della politica della speranza"



Con il voto alla fiducia, oggi, «nel Parlamento della Repubblica italiana si volta pagina e si chiude una stagione politica del populismo in questo Paese. Nasce un nuovo Governo e se nasce è anche per dire basta a questo imbarbarimento».

Lo ha dichiarato il segretario dem Nicola Zingaretti nel suo discorso tenuto alla Festa nazionale dell’Unità a Ravenna, nel quale ha sottolineato come, con il nuovo esecutivo, «chiudiamo la stagione dell’odio e apriamo la stagione della politica della speranza, che guarda al futuro».


Secondo Zingaretti «con la nascita di questo Governo non c’è nessun tradimento del voto popolare», visto che «il Governo Gialloverde era nato in Parlamento tra quello che risultò essere il primo e terzo partito» e poiché, ricorda il leader del Pd «abbiamo combattuto, messo in campo un progetto, gli Europei hanno votato, il popolo ha votato».

«Oggi l’Italia è protagonista della costruzione della nuova Europa. Il crollo dello spread, iniziato con l’avvio della fase del nuovo Governo rimette nelle tasche degli Italiani miliardi di Euro, riapre margini per manovre più espansive» e continua Zingaretti «tutto è avvenuto perché nella politica ha prevalso la ragione, l’interesse generale e per il Paese.  E questo è accaduto anche nel Pd. Grazie al contributo di tutte e tutti».

Il discorso continua e il segretario coglie l'occasione per ribadire che «ora siamo agli inizi e la sfida sarà immensa», perché non solo «c’è una economia da riaccendere guardando a chi è rimasto più indietro e al bisogno di rilanciare una crescita oggi inchiodata allo zero», ma perché «bisogna riprendere un rapporto con l’Europa che ci renda più credibili nel proporre politiche di sviluppo e crescita e di lotta alle disuguaglianze sociali in primo luogo» e, quindi «c’è da ricostruire un clima di fiducia tra le persone.

Conclude Zingaretti, ricordando a tutti che «siamo qui perché questa volta a differenza di un secolo fa la storia di questi anni 20 vogliamo scriverla noi con gli Italiani e gli Europei. Eccolo il nostro senso. E sarà una bella storia, all'insegna della liberazione umana e di un futuro degno di essere vissuto».