Migranti, il nuovo Governo dice no all'ingresso delle navi delle Ong


Porti ancora chiusi: l'Italia dice no alla nave Alan Kurdi che da giorni si trova in acque internazionali con 5 giovani migranti a bordo, dopo le evacuazioni mediche dei giorni scorsi.

Come spiega la ong Sea Eye, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia Costiera italiana, nella tarda serata di ieri, ha negato alla Alan Kurdi il permesso di entrare, transitare e fermarsi in acque territoriali italiane.

Il capo missione della nave nei giorni scorsi aveva chiesto aiuto ai centri di coordinamento per il soccorso marittimo di Italia, Francia, Spagna e Portogallo per i cinque migranti, dei 13 salvati, ancora a bordo. La ong ha mostrato su Twitter la comunicazione delle autorità italiane in cui si cita il decreto sicurezza.

Anche per la Mediterranea Saving Humans chiede l'autorizzazione allo sbarco. "Ieri sera It Mrcc di Roma ha confermato divieto d'ingresso per la #AlanKurdi in acque italiane e quindi lo sbarco per gli ultimi 5 naufraghi che da 9 giorni sono tenuti in ostaggio in mezzo al mare. Ora basta. @Viminale li faccia sbarcare", si legge in un twitter.

Resta ancora in attesa anche la Ocean Viking. A bordo della nave di Sos Mediterranee e Msf si trovano al momento 84 naufraghi. Ai 50 già soccorsi nei giorni scorsi, se ne sono infatti aggiunti i 34 trasferiti nella notte dalla barca a vela #Josefa.