
Un uomo è stato arrestato dalla polizia pisana per aver tenuto prigioniero e picchiato due delle sue figlie e aver cercato di costringerle a sposare uomini a cui le stava vendendo.
L’uomo, un bosniaco di etnia rom di 45 anni, avrebbe venduto la figlia ventunenne a un cugino per 12.000 euro e ha anche cercato di vendere sua figlia diciannovenne ad un altro cugino, ma non è stato in grado di portare a termine l’operazione dopo che lei è scappata dal campo rom in cui viveva la famiglia con la sorella.
Si dice che le donne siano scappate anche con i loro fidanzati scelti e che prima che se ne andassero, il padre li avrebbe rinchiuse e picchiate per dissuaderle dall'uscire con i loro fidanzati, invece degli uomini che aveva fatto loro sposare.
L'indagine è scattata quando lo stesso padre ha sporto denuncia per la loro scomparsa e ha permesso l'arresto dell'uomo, grazie alla nuova legge che dà priorità ai presunti reati contro le donne, quali abusi, stupri, persecuzioni, matrimoni forzati e violenze domestiche aggravate, con casi portati direttamente ai pubblici ministeri in pochi giorni.
La legge è stata introdotta a seguito di un’ondata di femminicidi scioccanti, che in Italia hanno visto protagoniste molte donne uccise, di solito dai loro attuali o ex partner.