
Lindsey Graham, presidente della Commissione giudiziaria del Senato americano e grande sostenitrice del presidente Donald Trump, ha scritto una lettera al premier italiano Giuseppe Conte, al primo ministro britannico Boris Johnson e al primo ministro australiano Scott Morrison invitandoli a continuare a collaborare con il procuratore generale statunitense William Barr.
Barr avrebbe incontrato i migliori funzionari dei servizi segreti italiani a Roma il mese scorso, come parte di uno sforzo per indagare sugli eventi che hanno portato all'indagine russa di Robert Mueller.
“Scrivo per chiedere la continua collaborazione del suo paese con il Procuratore Generale, dato che il Dipartimento di Giustizia continua a indagare sulle origini e la portata dell’influenza straniera nelle elezioni presidenziali del 2016 negli Stati Uniti”, scrive Graham nella lettera.
“Che il Procuratore Generale sta tenendo riunioni con i vostri paesi per aiutare il Dipartimento di Giustizia nell'indagine del Dipartimento di Giustizia su ciò che è successo è ben entro i limiti delle sue normali attività. Sta semplicemente facendo il suo lavoro”, si continua a leggere.
L’ex premier Matteo Renzi, leader del partito Italia Viva, ha chiesto a Conte di riferire in merito ai colloqui all'organo di controllo Intelligence parlamentare COPASIR.
“Se vuole chiarire le cose, è giusto che vada al COPASIR e spieghi tutto”, ha detto Renzi, che ha aggiunto: “La domanda è perché il ministro della giustizia americano è venuto in segreto per incontrare il capo del DIS”.