Caso Cucchi. Ilaria: "Mio fratello è morto di giustizia e pregiudizio

 (foto: ANSA)

Ilaria Cucchi, sorella di un disegnatore romano presumibilmente picchiato a morte dai carabinieri dopo essere stato arrestato per droga 10 anni fa, ha detto al Forum ANSA che si aspettava che gli imputati carabinieri mostrassero “rispetto” per suo fratello Stefano e per i propri “onesti” colleghi.

“Cosa devo chiedere ai carabinieri sotto processo?” si è chiesto che la Cucchi, rispondendo con un “niente" e aggiungendo che vorrebbe "solo rispetto per Stefano e per tutti i loro onesti colleghi che ogni giorno svolgono un lavoro onesto e non devono essere legati a persone di questo tipo”.

Ilaria Cucchi ha detto al Forum ANSA che: “Le false piste, che sono costate tanto alla nostra famiglia, sono iniziate subito dopo che (Patrizio, capo del gruppo per i diritti dei detenuti di Antigone) Gonnella e Luigi Manconi ha dato la notizia della sua morte con il loro primo comunicato, che è stato rilanciato dall’ANSA”.

Vorrei che Stefano fosse ricordato come simbolo, che tutti ricordassero Stefano Cucchi" ha aggiunto, sottolineando come "gli ultimi muoiono di indifferenza, per dare voce e speranza a chi non ha gli strumenti per combattere le battaglie necessarie. Per dare voce agli ultimi, è così che vorrei che mio fratello fosse ricordato.”

Ilaria Cucchi ha aggiunto che suo fratello era morto “di giustizia e pregiudizio”.

Il 14 novembre è prevista una sentenza sui cinque carabinieri accusati di aver picchiato Stefano Cucchi, morto per le ferite riportate in ospedale.