Caso Olivetti: la Corte ha deliberato circa la morte degli operai

 (foto: ANSA)

La Corte Suprema di Cassazione ha confermato oggi le assoluzioni di tutti gli imputati in un processo per la presunta morte per amianto dei lavoratori dello stabilimento Olivetti di Ivrea, vicino alla città del nord Italia.

La sentenza ha confermato l’assoluzione di una corte di appello inferiore per l’ex capo dell’Olivetti Carlo De Benedetti e suo fratello Franco, che sono stati condannati a cinque anni di carcere, due mesi per omicidio colposo e lesioni personali in un processo di primo grado.

Il caso riguarda la morte di 12 operai, che hanno svolto lavori che vanno dall'assemblaggio di macchine da scrivere e manutenzione delle macchine alla verniciatura.

Sono morti dopo il pensionamento tra il 2003 e l’inizio del 2013, sono stati impiegati tra gli anni ’60 e ’90 in aree dello stabilimento presumibilmente contaminate da fibre di amianto.

Anche la sentenza dell’ex ministro Corrado Passera, a cui era stato concesso un anno, 11 mesi al primo processo, è stata annullata in primo grado di appello.

Passera è stata ministro italiano dei trasporti e dell’industria dal 2011 al 2013 nel governo tecnocratico di emergenza dell’ex premier Mario Monti.

La corte suprema d’appello ha respinto un’istanza del procuratore della corte d’appello di grado inferiore.