
Il premier Giuseppe Conte ha detto che i servizi segreti italiani sono una forza per l’unità nazionale, partecipando alla cerimonia di giuramento delle nuove reclute di oggi.
“Ho visto come l’intelligence sia un consenso per l’intera nazione, una comunità di valorosi professionisti che, garantendo la sicurezza del paese, proteggono la sfera degli interessi nazionali che uniscono e non dividono”, ha detto il premier.
Ha inoltre sottolineato che i servizi segreti non sono al di sopra del controllo parlamentare.
“Poiché è il protettore della democrazia, non è concepibile che si muova al di fuori del controllo parlamentare e dei compiti che il governo le assegna”, ha detto Conte.
Conte intende riferire all’organo parlamentare di controllo dei servizi segreti COPASIR sui controversi colloqui che il Procuratore Generale degli Stati Uniti William Barr ha avuto con i migliori funzionari dei servizi segreti italiani a Roma il mese scorso.
L’incontro è stato riferito come parte dello sforzo di Barr di esaminare gli eventi che hanno portato all’indagine russa di Robert Mueller.