Incendio Norman Atlantic. Fermate 30 persone

 (foto: EPA)

30 persone sono stati incriminati oggi per l’incendio del dicembre 2014 a bordo del traghetto normanno dell’Atlantico in cui sono morte 31 persone e altre 64 sono rimaste ferite.

L’incendio ha avuto luogo nello stretto di Otranto al largo delle coste albanesi.

Carlo Visentini della compagnia Visemar che gestiva il traghetto sarà processato per reati di cospirazione in caso di naufragio e omicidio colposo.

A questi oneri dovranno far fronte anche i due rappresentanti legali della compagnia greca che ha noleggiato la nave, la Anek Lines, il capitano della nave Argilio Giacomazzi, 26 membri dell’equipaggio e le due compagnie.

Circa 61 attori civili sono stati ammessi al processo.

L’incendio che ha causato l’incagliamento del Norman è iniziato in un camion frigorifero il cui motore era stato lasciato acceso, hanno stabilito gli investigatori.

Una serie di atti e di errori presumibilmente negligenti, tra cui attrezzature antincendio non idonee utilizzate sul ponte sbagliato e un allarme dato ore troppo tardi ha permesso al fuoco di diffondersi in tutta la nave e diventare indomabile, hanno detto gli investigatori.

Undici passeggeri sono morti per il freddo e poi affogati, altri sono annegati dopo aver tentato di entrare in imbarcazioni di salvataggio, un corpo carbonizzato è stato trovato nel relitto, forse appartenente forse ad un adolescente richiedente asilo, mentre altri 19 sono ancora dispersi.

Il disastro è avvenuto il 28 dicembre 2014.