Legge sull'ergastolo. Bonafede: "Non siamo d’accordo con la sentenza della corte”

 (foto: ANSA)

La Corte Costituzionale si è espressa circa i permessi da attribuire agli gli ergastolani per mafia che non collaborano con la giustizia

Secondo la Corte la mancata presentazione di prove da parte dello Stato non dovrebbe impedire l’accesso a congedi e permessi bonus, a condizione che sia escluso un legame con la criminalità organizzata.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha reagito dicendo che la frase era “devastante” e “cercheremo di demolirla con tutti i mezzi legali possibili” e  ha chiamato la sentenza “disgustosa e diseducativa”.

Il ministro della giustizia Alfonso Bonafede ha detto che i suoi uffici sono “già al lavoro” per rispettare la sentenza.

Il procuratore Sebastiano Ardita ha detto che la sentenza ha rappresentato il rischio che Cosa Nostra possa riorganizzarsi, “se l’eccezione diventa la regola”.

Ha chiesto al parlamento di intervenire per assicurarsi che la mafia non faccia pressione sui magistrati della detenzione.

Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anch’egli del M5S, ha detto “non siamo assolutamente d’accordo con la sentenza della corte”.