
Il gigante italiano del petrolio e del gas Eni, lo Stato Cassa Depositi e Prestiti, il costruttore navale Fincantieri e l’impresa energetica Terna hanno accettato di costituire una società per sviluppare e produrre centrali elettriche ad energia delle onde.
Il primo ministro italiano Giuseppe Conte e gli amministratori delegati del CDP, Fabrizio Palermo, di Fincantieri, Giuseppe Bono, di Terna, Luigi Ferraris, e di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato l’accordo nella città orientale di Ravenna.
L’accordo lancerà la prima fase di un progetto congiunto per convertire il progetto pilota del Sea Wave Energy Converter, un sistema innovativo che trasforma l’energia generata dalle onde in energia elettrica, in una centrale elettrica su scala industriale, rendendone immediatamente disponibile l’applicazione e l’utilizzo.
Le aziende svilupperanno un modello di business e definiranno un piano di implementazione per l’Italia.
Allo stesso tempo, il primo impianto industriale ISWEC sarà completato nei pressi della piattaforma Eni Prezioso nel Canale di Sicilia, nell’offshore di Gela, con un varo previsto per la seconda metà del 2020.
Durante la seconda fase, i soci lavoreranno allo statuto della nuova società ed elaboreranno un piano per la produzione e lo sviluppo delle attività, iniziando prima con l’implementazione nelle isole minori italiane, e in una fase successiva in altri paesi.
“Questo accordo si inserisce perfettamente nel nostro piano strategico di decarbonizzazione e si applica alla notevole esperienza di Eni sia nelle attività offshore che nella gestione di progetti altamente complessi”, ha dichiarato Descalzi.
“Sulla base di queste competenze, abbiamo messo a punto e installato la prima applicazione industriale di ISWEC in tempi record per questo settore”, ha aggiunto.
“La collaborazione con tre esempi di eccellenza italiana come CDP, Terna e Fincantieri ci permetterà di mettere a disposizione un eccezionale patrimonio di ‘know-how’ e quindi di accelerare il processo di industrializzazione di questa tecnologia, a differenza di altri progetti simili”.
CDP promuoverà il progetto gestendo i rapporti istituzionali con gli enti nazionali e locali.
E, in collaborazione con Eni, Terna e Fincantieri, valuterà i profili economico-finanziari e le forme più idonee di sostegno finanziario all’energia prodotta nell’ambito del progetto.
“Questo accordo, frutto della collaborazione tra le società partecipate dal Gruppo CDP, intende sviluppare una tecnologia estremamente innovativa”, ha commentato Palermo.
Il progetto è anche coerente con la strategia di CDP di indirizzare le proprie attività e investimenti futuri per sostenere la transizione energetica e combattere il cambiamento climatico, ha detto.
Fincantieri metterà a disposizione le proprie competenze industriali e tecniche cantieristiche per lo sviluppo e l’implementazione della prima applicazione industriale “a grandezza naturale”, si legge nel comunicato.
“Questa grande cooperazione industriale e tecnologica, che vede la nostra azienda collaborare con Eni, Terna e CDP, apre una nuova frontiera in Italia per l’utilizzo delle energie rinnovabili, riuscendo nel contempo a valorizzare la morfologia del nostro Paese”, ha commentato Bono.
“Questo progetto all’avanguardia segnerà un punto di svolta per lo sviluppo sostenibile del paese”, ha detto Bono.
Terna contribuirà con il proprio know-how industriale e tecnico applicato all’ingegneria elettrica per lo sviluppo e l’implementazione della prima applicazione industriale “full scale” e la sua integrazione con la rete elettrica.
“L’iniziativa lanciata in collaborazione con Eni, CDP e Fincantieri ci permetterà di condividere ulteriormente la nostra esperienza e il nostro know-how in materia di innovazione, tecnologia e ricerca applicata alla transizione energetica”, ha dichiarato Ferraris.
ISWEC è l’unico sistema di conversione dell’energia del moto ondoso al mondo con un sistema ibrido smart grid dotato sia di un sistema fotovoltaico che di un accumulo di energia in grado di fornire energia a beni offshore di medio-grandi dimensioni, oltre a fornire energia completamente rinnovabile a luoghi remoti e non collegati alla rete come le isole minori, dove il piano di implementazione si concentrerà principalmente in questa fase.
Il sistema ISWEC, estremamente innovativo, porterà all’Italia alcuni benefici significativi: l’energia del moto ondoso può essere implementata sfruttando l’estesa fascia costiera del paese, con un impatto ambientale ancora più basso rispetto alle principali tecnologie di energia rinnovabile sviluppate sulla terraferma.
“L’accordo sarà oggetto di successivi contratti vincolanti che le parti interessate definiranno secondo la legge applicabile, compresa quella che regola le operazioni tra parti correlate e l’antitrust”.