Cassazione: la "tempesta emotiva" non giustifica l'omicidio

 (foto: ANSA)

La Corte Suprema di Cassazione italiana ha dichiarato venerdì che una “tempesta emotiva” non può essere una legittima circostanza attenuante quando si considera una riduzione della pena in un caso di omicidio.

Il tribunale ha accolto il ricorso della Procura di Bologna contro la sentenza di una corte d’appello che ha quasi dimezzato la condanna di un uomo per l’omicidio del suo partner per il fatto che era in preda ad una “tempesta emotiva” quando ha ucciso la donna.

La corte d’appello aveva ridotto da 30 a 16 anni la pena detentiva di Michele Castaldo, che confessò di aver ucciso Olga Matei, una donna con la quale aveva avuto un rapporto di parentela per circa un mese, provocando una diffusa condanna.

L’assistente procuratore generale presso la corte suprema si era pronunciato a favore della sentenza della corte d’appello.