
La Commissione Europea ha dichiarato oggi di aver ridotto le previsioni di crescita per l’Italia per il 2020 dallo 0,7% allo 0,4%.
Nelle sue previsioni economiche d’autunno, la Commissione ha dichiarato: “L’economia italiana si è fermata all'inizio del 2018 e non mostra ancora alcun segno di ripresa significativa”.
La Commissione ha lasciato invariate allo 0,1% le previsioni del PIL dell’Italia per il 2019 e ha fatto notare come il paese sia stato al ribasso per la crescita nell’UE-27 per entrambi gli anni.
Il rapporto stima però che “nel 2020, la crescita dovrebbe registrare una modesta ripresa grazie all'aumento della domanda esterna e alla moderazione della spesa delle famiglie, anche se quest’ultima sarà in parte frenata dall'indebolimento del mercato del lavoro”.
“Il deficit e il debito pubblico sono destinati ad aumentare nei prossimi anni, tra la debole crescita economica e l’aumento dei costi delle misure adottate in passato" ha aggiunto la Commissione, prevedendo che “l’inflazione dei prezzi al consumo dovrebbe diminuire quest’anno e aumentare moderatamente nel 2020-2021”.
Nella sua relazione, inoltre, ha affermato di prevedere un aumento del debito pubblico italiano dal 136,2% nel 2019 al 136,8% nel 2020 e il passaggio del disavanzo dal 2,2,2% nel 2019 al 2,3% nel 2020.